Don Iapicca si inventa il "maschilismo dei femministi"


Don Iapicca parrebbe voler sostenere che sarebbe fascista chi ostacola i fascisti nel loro imporsi nelle vite altrui. Quindi pare alquanto scontato simpatizzi per un Jacopo Coghe che irride il femminismo, sostenendo che sarebbe per il bene delle donne che lui vorrebbe privarle da ogni diritto di scelta e costringerle a fare quello che dice lui.
E così, dopo aver sostenuto che Dio voglia il patriarcato e che i medici inglesi ci mentano perché lui ha deciso che Indi Gregory non soffrisse sulla base di un video visto su TikTok, oggi inveisce contro Diego Bianchi per aver mostrato un tweet che osava ironizzare sulle squallide polemiche di un Jacopo Coghe che accusava le donne di essere terroriste. Eppure è evidente che le sue false accuse sono aberranti, dato che la sua "logica" ci dovrebbe costringere a sostenere che Turetta non sia un assassino ma un eroe cristiano che ci ha difeso da una potenziale terrorista.



Noiosa è la loro retorica sul "non pensarla come loro". Peccato che a nessuno freghi nulla di quanto siano aberranti le sue idee o quelle di Jacopo Coghe, a preoccupare sono le leggi con cui vorrebbero imporci le loro cosiddette "idee". Coghe non esprime l'idea che la libertà delle donne sia sbagliata, lui vuole leggi che vieti la loro libertà E non è la tessa cosa.

Il bello è che Provita Onlus non era manco al centro del dibattito, dato che si parlava del vestito di Elodie contro cui l'ex senatore leghista Simone Pillon ha lanciato attacchi efferati:







Prendere un fotogramma decontestualizzato di una trasmissione per fare polemica non pare un atteggiamento corretto. E chissà che don Iapivca non sia così arrabbiato con Diego Bianchi perché si preoccupa più per i migranti che vengono lasciati in mare che per lo stato di salute della serranda di Coghe.
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