Il rancoroso Natale dei fondamentalisti
Forse non stupisce che il presepio leghista di Simone Pillon abbia personaggi dai tratti norvegesi, dato che probabilmente a molti leghisti non piacerebbe ricordare che Gesù sia nato a Betlemme e che è molto probabile avesse la pelle scura:
Naturalmente Pillon non parla dei bambini sui barconi o dei civili massacrati oggi dall'esercito che lui supporta, quasi non fosseor bambini che meritano la sua attenzione:
Immancabile è anche il suo sceglie di citare il vecchio Papa, molto più apprezzato dell'estrema destra e dai gruppi neofascisti che non riconoscono Francesco. E con lui, anche il solito don Iapicca sceglie Natale per le sue solite polemiche politiche contro l'accoglienza:
Se è noioso il suo citare a casaccio l'aborto praticamente in ogni suo messaggio, non è chiaro perché si senta offeso da una madonna di colore o da famiglie che almeno non prevedono pedofili e turisti sessuali come alcune di quelle che loro benedicono in chiesa solo perché eterosessuali.
E la sua rabbia davanti al diritto di espressione altrui chiarisce quanto integralismo ci sia dietro chi pensa alle statuine del presepe e non ai bambini morti in mare o sotto le bombe.
Incline al vittimismo in stile Jacopo Coghe, don Iappica non si risparmia dall'irridere pure oggi l'Olocausto in risposta ad una critica che gli è stata rivolta:
Esattamente, chi avrebbe citato i campi nazisti? Quindi perché don Iapicca li cita a sproposito per fare la vittima? Perché se è vero che lui pare provarci gusto nell'accusare chi non è nazista di essere nazista, inventarsi che qualcuno vorrebbe metterlo sotto le docce è alquanto inopportuno. E lo è ancora di più se si considera che è lui a voler imporre agli altri il suo volere e punire chi non si conforma al suo pensiero unico.
Non è andata meglio col pastore evangelico Luigi Carollo, il quale ha scelto il Sato Natale per aizzarci contro i suoi dopo aver dato dell'"anticristo" a Papa Francesco e dell'"idiota" a don Vitaliano:
Chissà se il tiro al bersaglio e la freccia scelta da un suo proselito voglia essere l'ennesima minaccia di morte che ci hanno rivolto. Ovviamente condendo il suo messaggio natalizio con i contoinui insulti che Carollo istiga contro di noi, il soggetto scrive:
E quanto odio paiono nutrire verso chi non è omofobo. Evidentemente poter loro Natale non è giorno di accoglienza, ma pretesto er usare la religione come strumento di attacco e di offesa al prossimo:
Possono mancarci a quel paese quanto vogliono, dato che i loro avi facevano di peggio mandandoci al confino eo nei capi di sterminio nazisti. Ma se qualcuno vuole istigare odio contro il Pontefice e diffama in maniera indecente un sacerdote, poi non può frignare se qualcuno si permette di esprimere dissenso.
Carollo vuole un presepe leghista con personaggi nordici? È libero di farlo. Ma quando aizza i suoi a chiedere l'arresto (si, lo hanno chiesto per davvero!) di chi pensa che Gesù voglia accoglienza e non quel Vannacci che lui sostiene sia il frutto delle sue preghiere, con che diritto pretende che si taccia davanti alla sua aggressione. Non erano loro a dire che la difesa è sempre legittima, persino quando si tratta di duplice omicidio volontario?
Premesso che pe noi quello è omicidio e non difesa, rivendichiamo almeno il diritto di difendere Gesù da chi vuole tramutarlo in un oggetto d'odio da brandire durante le proprie sharie.
Jacopo Coghe ha invece preferito il latino dei tradiziobalistibper mostrare simboli religiosi:
Ora che Gesù è nato, la sua organizzazione potrà iniziare a perseguitarlo. D'altronde la loro prassi è quella. E non migliora con Oreo, letteralmente ossessiobato da Chiara Ferragni:
Ovviamente da dieci giorni parla solo di presepi, dei cucù che non piacciono a suor Afieri e della Ferragli, perché le cose importanti ³ meglio tacerle:
Christian Ricchiuti si inventa invece che qualcuno gli abbia proibito di chiarlrlo Natale o di fare il presepe, forse in riferimento ad alcune bufale della propaganda meloniana:
Dragoni opta per definire "indemoniato" chi non è razzista ed omofobo:
Immancabile è anche un Salvini che irride la laicità dello stato mettendo il simbolo de suo partito sul presepe, alla faccia di quanti verranno fermati nei lager libici o dalle onde del mare:
La Meloni ha invece deciso di cancellare Gesù, tirando in ballo a casaccio imprecisati "patrioti". Termine con cui la Meloni è solita includere solo il suo elettirato ed escludere i veri patrioti d'Italia e ogni altro cittadino non sua utile a portarle profitto:
Nemmeno a Natale riescono a non odiare. E devono sempre inventarsi un nemico per dare sfogo alle loro pulsioni. Poveretti.