La Leghista Ceccardi vede "bavagli" nel contrasto a pedopornografia e materiali illegali?


La leghista Susanna Cerccardi continua a dire che qualcuno voglia metterle il bavaglio. Peccato che il semplice fatto che lei sia libera di continuare a dirlo parrebbe dimostrare che nessuno le stia negando il diritto di parola, al contrario di chi deve sborsare migliaia di euro per difendersi dalle denunce che gli esponenti leghisti sporgono contro chiunque esprima opinioni a loro sgradite.

Parlando di "politicamente corretto", "ideologia del pensiero unico", "dittatura delle minoranze", "imprecisate "élite", fantomatici "banchieri" e persino "cerchi magici" degni di Harry Potter, la signora sostiene che diffondere fake-news, dare libero sfogo all'odio razziale, insultare e offendere siano un qualcosa che va difeso. Ancor più se porta soldi a quel loro Elon Musk che ha partecipato alla loro festicciola:



Dato ciò che scrive, non è chiaro se la leghista Cerccardi abbia compreso il testo del Digital service act. E sinceramente non pare motivo di vanto il loro essersi schierato dalla parte di complottisti e terroristi a sostegno dei contenuti illegali pubblicati sui social. E se la lega è stata l'unica a tutelare gli interessi di Musk, pare altresì evidente che persino i loro alleati (anche quelli italiani) non si sono sentiti imbavagliati.

Il Digital Services Act (DSA) mira a trattare questioni relative ai contenuti illegali, alla pubblicità trasparente e alla disinformazione nell’ambiente digitale. Il suo nucleo caratteristico è focalizzato sul contrasto a una serie di problematiche come l'hate speech, la pedopornografia, la manipolazione delle informazioni, le bot farm, la distorsione dell’informazione, la censura online e i condizionamenti nell’approvvigionamento delle informazioni. Inoltre prevede che tutti i servizi digitali debbano impegnarsi a garantire che le loro condizioni di servizio siano in linea con questi diritti, compresa la libertà di espressione.
Tuttavia, si rileva che le piattaforme online di grandi dimensioni devono adempiere a ulteriori obblighi, tra cui l’applicazione di misure specifiche per contrastare contenuti illegali, attraverso la collaborazione con segnalatori attendibili e l’adozione nuovi obblighi in materia di tracciabilità degli utenti commerciali nei mercati online; esse sono anche soggette a restrizioni sulla pubblicità mirata, specialmente quando si rivolge a minori o fa uso di dati personali sensibili.

La Lega ha votato contro. La Cerccardi se ne vanta, pubblicando fotomontaggi in cui si mostra al fianco di quell'Elon Musk che loro sostengono sarebbe responsabile del fantomatico "reato universale" di GpA.
Commenti