Salvini continua a disertare i processi per tenere in ostaggio le persone da lui querelate


Per l'ennesima volta il ministro Salvini non si è presentato al processo che lui ha intento contro Saviano, invocando come sempre un presunto legittimo impedimento. Il processo verrà così prolungato sino all'estate prossima, tenendo in ostaggio da ormai 5 anni lo scrittore, sistematicamente presente alle udienze a cui Salvini non si presenta mai.
I fatti riguardano la denuncia presentata da Matteo Salvini nel 2018 perché riteneva diffamatorio essere associato al personaggio letterario del "ministro della mala vita".
«È evidente che Salvini stia scappando -ha commentato Saviano in tribunale- Mi sta portando a processo da 5 anni: le sue sono querele fatte esclusivamente per intimidire, mandare messaggi: una azione preventiva contro chi reputa suoi nemici. Oggi ha presentato una giustificazione affermando che doveva presenziare ad una riunione in videocollegamento, dimenticando che poteva farlo da Roma, e per un pranzo di beneficenza a Milano».
La sporte di Saviano tocca a numerose altre vittime di Salvini, il quale parrebbe incline a denunciare e poi fermare i processi in modo da tenere in ostaggio i suoi nemici al pari di come sequestro propagandisticamente alcuni migranti.
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