Adinolfi non vuole l'eutanasia, ma poi va in tv a vantarsi di aver deciso di accorciare la sua vita


Mario Adinolfi ama fare vittimismo quasi quanto ama inventarsi fase "dittature". Dopo aver sostenuto l'esistenza di una fantomatica "dittatura del pensiero unico" e di fantomatica" dittatura sanitaria" che non darebbero ragione al suo essere omofobe no-vax, ora se ne esce dicendo che esisterebbe pure una fantomatica "dittatura del contacaorie" che oserebbe dire la verità sul fatto che l'obesità faccia male.
Ma lui non solo pare orgoglioso di farsi del male, ma suggerisce di ingurgitare pane, pasta e pizza in un'Italia in cui l'obesità è responsabile di oltre 64.000 decessi (ovvero del 10% del totale) e di oltre 571.000 anni vissuti con disabilità:



Si stima che l'obesità grave faccia perdere circa 10 anni di vita. Ed è quantomeno ipocrita che chi si oppone al diritti di scelta dei malati terminali vada poi in televisione a vantarsi di aver deliberatamente scelto di accorciare la sua vita assumendo una quantità spropositata di carboidrati.

In varie occasioni Adinolfi ha dichiarato di non avere alcuna disfunzione e di aver raggiunto 175 chili di peso mangiando più del dovuto:



E se lui ama fare vittimismo dicendo che si sentirebbe "discriminato" perché obeso, surreale è come ci tenga a darci sapere che nel suo caso tutto quel grasso sarebbe il frutto di scelte personali.
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