Anche oggi Salvini promette multe e carcere


La soluzione di Salvini ad ogni problema è sempre la stessa: promettere più multe e più carcere. Ovviamente il discorso non pare valere per chi sequestra migranti o guida un partito che ha rubato 49 milioni di euro agli italiani. E per i condannati in via definitiva per peculato, invece, c'è la promozione in vigilanza Rai.

Nonostante le leggi già esistessero, Salvini racconta che lui punirà in modo più incisivo chi manifesta per la difesa dell'ambiente:



Il ministro Sangiuliano, che si attribuisce la legge, con la nuova norma «chi arrecherà dei danni al patrimonio culturale e paesaggistico sarà costretto a pagare di tasca propria il costo delle spese per il ripristino integrale delle opere».

Non la pensa così Riccardo Ricciardi del m5S, il quale osserva che «noi saremmo anche disposti a tollerare la promessa di integerrimo rigore e di legalità da parte della maggioranza che presenta provvedimenti propagandistici come questo contro l’imbrattamento o deterioramento dei beni culturali. Solo che la maggioranza dovrebbe farlo anche con un sottosegretario alla Cultura accusato di aver trafugato un quadro, con un ministro che stoppa treni a suo piacimento, con una ministra del Turismo che non paga i suoi dipendenti, con indagati per corruzione che nel centrodestra saltano fuori ogni paio di giorni, l’ultimo è il governatore della Sardegna, con i deputati che sparano a capodanno in compagnia di un sottosegretario. E in tutto questo il padre fondatore del centrodestra fu condannato e per questo escluso dal Parlamento. Questo siete, con che faccia chiedete rigore e legalità con la vostra propaganda?».
Laura Boldrini sostiene invece che la norma serva solo a «restringere la libertà di dissenso e manifestazione» perché «una legge che tutela il patrimonio culturale esiste già, voluta dai ministri Orlando e Franceschini: inasprire le pene con sanzioni penali e amministrative è solo una bandierina repressiva. Dopo i ragazzi dei rave party, le Ong che salvano vite umane in mare questa volta, nel mirino delle destre, ci sono le ragazze e i ragazzi di Ultima Generazione, accusati di ‘violenza’ per i blocchi stradali e di danneggiare i beni culturali quando, in realtà, nessun monumento è stato oggetto di danni permanenti. La verità è che non tollerano il dissenso».
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