Davanti al ricordo del cane bruciato a Palermo, il leghista Pillon fa polemica e parla di feti

L'ex senatore leghista Simone Pillon non pare avere particolare sensibilità verso gli animali, dato il suo proporsi come l'amico dei cacciatori che si vantò di aver fatto ammazzare un cinghiale che sosteneva avesse violato la sua proprietà privata. E così, oggi ci fa sapere che a lui non sta bene possa essere eretto un monumento in ricordo del cane bruciato vivo da farabutto, ancor più se quel farabutto manco era straniero e citava la Bibbia:

Ovviamente il suo interesse per i bambini non si estende ai minorenni uccisi a Gaza o alle vittime dei preti pedofili, ma solo ai feti. E pazienza se i feti non sono bambini e se nessun "bambino" viene ucciso, a lui piace spacciarli per tali.
Poco chiaro è anche perché citi solo i feti di donne italiane, lamentandosi che non le si costringa a far nascere persone che lui perseguiterà se non avranno il colore della pelle o un orientamento sessuale a lui graditi.
Inoltre non ci capisce neppure quale dovrebbe essere il nesso tra il suo disinteresse per la crudeltà umana e il suo fastidio davanti al diritto di scelta delle donne. Ma forse lui citerebbe a casaccio qualunque cosa pur di sostenere che le donne non debbano poter essere libere di decidere dei loro corpi.