Dopo Miss Olanda, il leghista Pillon attacca anche Miss Giappone


Il leghista Simone Pillon non si è lamentato quando Hoara Borselli ha scelto la figlia di un senatore leghista come nuove Miss Italia. Però dice che a lui non sta bene che i cittadini di Olanda e Giappone abbiano eletto chi vogliono. Sostenendo che un fantomatico "Politicamente coretto" avrebbe nessi con i regolamenti dei concorsi nazionali, è tra i soliti insulti gratuiti che scrive:



Dire che la donna trans che ha vinto Miss Olanda sarebbe «maschio e pure brutta» rende evidente la propensione alla diffamazione dell'avvocato leghista, già condannato in via definitiva per diffamazione verso associazioni lgbt. E sinceramente, pare abbastanza strano che Pillon si permetta di elargire giudizi estetici in quella sua propensione a ridurre la donna al solo corpo, manco la ritenesse un oggetto ad uso sessuale.

Non solo. Il fatto che Pillon dica che sia giusto sostenere che chi ha la cittadinanza e non è nato in un Paese dovrebbe essere ritenuto straniero (esattamente come sostiene il suo generale Vannacci) è indice di una chiara ideologia razzista. Eppure poi vuole che le leggi italiani limitino le libertà perché lui cita a casaccio un extracomunitario nato a Betlemme...
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