La Chiesa che si oppone alla benedizione dei gay, ma non a quella dei camion di un condannato per camorra


All'interno della Chiesa c'è polemica per la decisione di Papa Francesco di consentire la benedizione alle coppie gay. Ma pare che nessuno abbia problemi quando un parroco benedice cinque nuovi camion di proprietà di un costruttore già condannato per reati di camorra, come accaduto a Sant’Agnello, in provincia di Napoli.
I cinque camion benedetti sono quelli della ditta di Salvatore Langellotto, imprenditore edile che che nel 2015 è stato recluso nel carcere di Trani per una sentenza di condanna in via definitiva scaturita dalla convinzione dei magistrati che si fosse aperto la strada nel mercato della vendita del calcestruzzo in virtù del sostegno e dell’appoggio del clan camorristico Esposito. La benedizione, avvenuta sul sagrato della parrocchia dei santi Prisco ed Agnello, sarebbe tata immortalata in un video diffuso cui social.
«Ho chiesto dettagli ed informazioni su quanto accaduto al mio comandante della polizia municipale. Vorrei due note sue. Ho mandato anche un messaggio al parroco, però non ho avuto risposta. Conto di parlare con lui di persona», dichiara il sindaco. «Quella benedizione in un parcheggio privato avrebbe potuto avere un senso. E’ chiaro che lì è diverso. Credo e spero che il parroco sia stato soltanto incauto. E’ vero che è usanza di portare davanti a quella parrocchia auto e moto per la benedizione, però sono arrivati cinque camion, il giornalista. Pareva un poco studiata la cosa. Il parroco probabilmente non ha messo a fuoco la cosa o non ci ha pensato. Quantomeno è stato incauto».
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