Provita Onlus torna a insultare la Disney, spacciando per "recensire specializzato" un tizio che manco ha visto il film


Dopo Salvini, anche l'organizzazione forzanovista Provita Onlus si inventa che i film Disney non andrebbero bene perché propongono cultura e non storielle ritrite in cui una donna sottomessa aspetta di essere salvata da un principe maschio di pelle rigorosamente bianca:



In realtà nel film citato non esiste alcun "politically correct", dimostrando che probabilmente le fantasie di Coghe sono pura invettiva e che il problema sono bambini che vanno sempre meno al cinema e usano sempre più l'on-demand. Ma è per negare l'evidenza che nel loro articolo scrivono:



Il fantomatico "recensore specializzato" è un canale seguito da poco più di 15mila persone, mentre il video citato da Provita Onlus è stato visto solo 738 volte in tre mesi:



La recensione proposta da Coghe si basa dichiaratamente sul trailer del film e praticamente si lamenta solo di come «l'eroe è una donna nera» e il «cattivo irrimediabilmente malvagio è un bianco».
Il "recensore specializzato" di Coghe tenta poi di sostenere che il film sia un remake di "Una settimana da Dio" con Jim Carrey, senza chiarire se il riferimento sia al desiderio esaudito o al suo disappunto per un Dio interpretato da un attore nero come Morgan Freeman. Ma dopo quella digressione, ribadisce nuovamente che il problema è un eroe che non solo è femmina, ma anche nera.
Il "recensore specializzato" conclude dicendo: «Non riesco a immaginare quale sarà il finale definitivo di questo film». D'altronde come potrebbe saperlo se non lo ha visto?

I video del "recensore specializzato" sono un cumulo di spazzatura in cui un tale che chiede donazioni definisce "idiota", "patetica" o woke" qualunque produzione:



Secondo Provita Onlus, queste sarebbero "fonti" attendibili da dare in pasto ai loro proseliti? E lo saprà Coghe che il film ha registrato picchi di successo in Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Paesi Bassi, con un aumento complessivo del +39%? Quindi il film è andato molto bene nel Paese in cui loro operano, rendendo ingiustificato il suo tentare di sostenere l'opposto
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