Elon Musk vuole finanziare chi intende portare in tribunale la Disney per mancata discriminazione dei dipndenti lgbt


Suscitando scmposta eccitazione nell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, Elon Musk ha annuncuato di voler pagare le spese legali agli omofobi che si dichiarerammo "discriminati" dalle politiche inclusive della Disney. Infatti, secondo la loro ideologia, nel momento stesso in cui personaggi alla Jacopo Coghe decidono che interi gruppi sociali non debbano avere il diritto di poter esistere, sarebbe da ritenersi discriminatorio il solo fatto di pensare che odio e discriminazione non siano un loro diritto. E cosi, il fondamentalista scrive:



Segue un lungo messaggio in cui Coghe elogia il riccone dalle molteplici mogli che ha figli ricorrendo alla GpA o ingravidando le dipendenti, sostenendo che il suo beneamino voglia difendere «quanti non condividano i dogmi del pensiero unico» e che pertanto si sarebbe erto «a paladino della libertà di espressione».
Buffo vero? Secondo Coghe, l'odio sarebbe "libertà di espressione" da garantire a quanti chiedono leggi che vietino ad interi gruppi sociali di poter non essere conformi al suo pensiero unico.

Il lungo messaggio passa così ad elogiare una tizia che trova ingiusto essere stata licenziata perché contraria alle politiche aziendali di non-discriminazione dei lavoratori:

Pare in effetti che Musk si sia offerto di sostenere le spese per la difesa legale contro Disney di Gina Carano, licenziata senza giusta causa dal set di The Mandalorian.
L’attrice americana sarebbe rea di aver espresso pubblicamente su X opinioni politiche vicine alla destra repubblicana, e dunque contrarie al ‘politicamente corretto’ e all’ideologia woke sposata dalla Disney.
La Carano ha definito Musk quale «faro di speranza in questo mondo» per il coraggio di aver assunto pubblicamente tale posizione e la sua disponibilità a contribuire alle sue spese legali, come a quelle di chiunque la pensi diversamente dal mainstream e sia stato per questo ingiustamente discriminato o penalizzato sul piano professionale dalla Disney.

Insomma, a detta di Coghe chi è di destra deve necessariamente essere omofoba. E davvero surreale è l'accusa:

L’accusa alla Disney del fondatore di Tesla è sostanzialmente di «razzismo e sessismo obbligatori e istituzionalizzati».

Secondo Coghe, sarebbe dunque da ritenere "razzismo" una policy che vieta la discriminazione dei colleghi:

In tale policy la Disney si impegnerebbe a soddisfare nelle sue produzioni standard precisi e rigidi parametri al fine di tutelare l’inclusione delle ‘minoranze’, tra cui quella Lgbtq+. D’altra parte la Disney non è nuova a tale propaganda dei temi dell’agenda Lgbtq+.

A nome della sua organizzazione, il fondamentalista conclude:

Insomma, al di là di quanto possa esserci di strumentale, la vicenda sollevata da Elon Musk risulta essere purtroppo solo l’ennesimo segnale preoccupante dell’atteggiamento ideologico e totalitario di una cancel culture sempre pronta a mettere a tacere ogni voce libera di dissenso e a farne pagare le conseguenze a chi osi ostacolarne i piani.

Peccato che Coghe sia solo sottolineando l’atteggiamento ideologico e totalitario delle destre. Ed è buffo citi a casaccio la presunta "cancel culture" a sostegno della sua ideologia discriminatoria.
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