Il populismo del leghista La Porta in difesa dei manganelli

Il leghista Giorgio La Porta è impegnato da ore nella difesa dei manganelli che a Pisa sono stati usati per reprimere le idee gli studenti di Pisa. Evidentemente sordo ai moniti di Mattarella, è ricorrendo al più squallido populismo che tenta di sostenere che la violenza sarebbe stata giustificata perché lui si dice certo che la sinistra avrebbe agito come la destra se fosse capitato ciò che non è successo.
Peccato che parlare del sesso degli angeli non abbia senso, visto che nessuno degli studenti picchiati ha cercato entrato da qualche parte. Infatti le vittime sono studenti del liceo artistico che andavano in Piazza Dei Cavalieri, a pochi metri dalla loro scuola, intenzionati srotolare gli striscioni che avevano realizzato in appoggio alla popolazione della Palestina.
Inoltre La Porta pare essersi dimenticato di come nessuno ha manganellato i fascisti che hanno ha assaltato e devastato la sede della Cigl, quelli che si esibivano in saluti fascisti alle loro commemorazioni o quelli che si sono intrufolati in alcuni circoli gay. Però lui si dice certo che se si fossero verificati quei fatti, la sinistra sarebbe ricorso ai manganelli anche se i fatti dicono l'opposto:

Ma davvero il leghista La Porta spera di poter replicare a fatti reali facendo illazioni su cosa sarebbe capitato se mai si fossero verificati altri fatti? Ed esattamente, in che modo pensa che ritenere sbagliato l'atteggiamento di singoli agenti dovrebbe essere esteso ad intere categorie, arrivando a sostenere che gli uomini delle scorte sarebbero picchiatori come quelli di Pisa?