Nicola Porro usa la 13enne stuprata per incitare l'elettorato di destra al razzismo


Nicola Porro non ha perso tempo nel tentare di strumentalizzare una 13enne stuprata per incitare razzismo, seguendo la linea tracciata dal ministro Salvini. Se davanti agli stupri di Caivano non ci risulta abbia mai sostenuto che tutti gli italiani andrebbero ritenuti stupratori, ora incolpa tutti gli stranieri per le presunte responsabilità di singoli. Ed è molto disonesto si appelli alla propaganda di Salvini su una imprecisata "immigrazione illegale" per poi prendersela con i rifugiati, la cui immigrazione non può essere illegale dato che altrimenti quello status non potrebbe manco esistere:



Come prevedibile, Porro riceve il facile apprezzato da quei razzisti che votano la destra perché razzista. Infatti al loro elettorato piace ricordare i bei tempi in cui Mussolini e Hitler perseguitavano i gruppi sociali su base etnica:



E così, se cacceranno tutti i migranti, finalmente potrà restare solo uno Sgarbi che vuole tirare fuori il pene, una Montaruli che fa carriera grazie alla condanna definitiva per peculato, un ministro accusato di sequestro di persona che guida un partito che ci ha rubato 49 milioni di euro, una meloni che con i video di stupri ci faceva la campagna elettorale ei tanti condannati per mafia e camorra che spopolano nei partiti di destra. L'importante, dunque, è che a delinquere siano gli italiani.
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