Coghe paragona ai nazisti chi non discrimina le persone trans


Jacopo Coghe pare voler irridere tutti quei gay che vennero sterminati nei campi di concentramento istituiti da un Hitler che tanto pare piacere a molti suoi finanziatori.
Da sempre avvezzo ad utilizzare parole a dir poco inopportune, dice che lui avrebbe deciso che sarebbe nazista chi non nega il diritto all'esistenza agli adolescenti trans. Ed ovviamente assicura che sarebbe per i "bambini" che lui vuole una omofobia di stampo russo, anche se tutte le statistiche indicano che l'intolleranza da lui promossa è provata causa di molti suicidi.



Forse ispirato da Vannacci, Coghe cerca di fomentare odio sostenendo che si verrebbe "indotti" alla transessualità, inventandosi pruriginosi accostamenti tra castrazioni e terapie ormonali.
E così si ispira ai no-vax (che il fondatore della sua organizzazione giudò all'assalto dei sindacati) per invocare processi fi Norimberga contro chi preferisce la scienza all'odio. Ma la verità è che forse andrebbe istituito un nuovo processo di Norimberga verso il direttivo di Provita Onlus, sia mai che non si possa scoprire che il loro business incentrato sulla promozione della discriminazione possa risultare causa di morti e suicidi.
Infatti i processi si fanno ai criminali, non alle vittime dell'odio di Coghe e dei suoi finanziatori.
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