Con quale diritto la signora Maria Rachele Ruiu pretende di poter parlare a nome di tutte le donne?


Non si capisce perché la signora Maria Rachele Ruiu si senta nel diritto di poter parlare a nome delle donne, ancor più se si considera che gli elettori non la scelsero quando si candidò con Fratelli d'Italia alle ultime elezioni. Ma forse l'esponente dell'organizzazione Provita Onlus vuole solo scimmiottare quel suo Jacopo Coghe che ama parlare a nome delle famiglie altrui, anche se nessuna lo ha mai nominata loro rappresentante.
Fatto sta che a nome delle donne, la signora afferma che lei ha deciso che le altre donne sono pronte a rinunciare alla loro liberà per essere costrette a fare ciò che dice lei:



Peccato che nessuno la obbliga ad abortire. Semmai è lei che vuole obbligare altre donne a non abortire. E quando si fanno simili discorsi, la creanza imporrebbe di farli al singolare. La signora, infatti, non ha titoli o mandato che la autorizzino a parlare a nome di tutte le donne.
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