L'evangelico che vuole vietare la preghiera ai mussulmani mentre vuole imporre crocefissi nelle scuole


Il pastore evangelico Luigi Carollo parrebbe avere una strana concezione della libertà religiosa. Se ama citarla a sproposito ogni volta che tenta di sostenere che l'odio omofobico rientrererebbe in quella definizione, oggi ci spiega che a lui non sta bene che ai mussulmani vengano concessi luoghi in cui poter pregare.
Ma ciò che stupisce maggiormente è il suo "argomentare" la sua opposizione alla preghieraattraverso una vittimistica lamentela contro chi non lo lascia libero di poter imporre simboli confessionali ai figli degli altri all'interno delle scuole statali. Insomma, gli altri non devono poter pregare ma lui deve sentirsi libero di poter imporre i suoi simbolo agli altri:



Con buona pace per Carollo, non bisogna essere mussulmani per ritenere un valore la laicità dello stato. E sinceramente ci che anche lui e i suoi seguaci ritengano miscredenti i fedeli di altre confessioni, rendendo abbastanza ipocrita il loro vittimismo.

Una volta spiegato che lui vuole negare il diritto alla fede agli altri, pretendendo al contempo di imporre la sua religione a chi preferirebbe sana laicità, si arriva a quello che pare il fine ultimo di tutti i post in cui cita in continuazione Gayburg, ossia il tentativo di istigare i suoi proseliti a fare branco. E si inizia con chi scrive:



Ci spiace per il signor Francesco, ma il suo offrire falsa testimonianza con finalità diffamatorie finisce per dequalificare lui e non certamente noi. Ed è abbastanza indicativo che il pastore lo elogi per la sua condotta:



E se è vero che i fondamentalisti amano citare sempre gli stessi slogan, curioso è quel suo proselito che definisce "libertà di espressione" il chiedere che a chi non la pensa come loro sia vietato di poter offrire dei locali a dei fedeli di un'altra religione:



Il signor Emanuel è proprio certo che invocare un divieto al diritto costituzionale alla libertà religiosa possa essere ritenuta "opinione" solo perché il suo pastore ama appellarsi a quel termine ogni volta che difende l'istigazione alla discriminazione?

Quasi a voler chiarire che loro si sentono in lotta contro tutti, non mancano neppure insulti alla Chiesa Cattolica. Infuriati perché la diocesi vuole offrire locali al culto contro la volontà del partito di Salvini, scrivono:



Insomma, oltre ai mussulmani non gli vanno bene manco i cattolici. In pratica, loro sono contro chiunque non sia Carollo.
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