La Meloni prende in giro il suo elettorato candidandosi alle europee


È evidente che Giorgia Meloni non si dimetterà mai dal suo incarico di "signor presidente" del Consiglio. Quindi, il suo candidarsi per un incarico che non ricoprirà mai sa di frode elettorale, pensato per trarre in inganno un elettorato probabilmente ritenuto molto poco intelligente. Ma, evidentemente, il culto della persona che fu tanto cara al fascismo rivive nel suo partito:



Per assicurarsi che sua eletta, la signora Meloni si è candidata come capolista di tutti i collegi d'Italia, al pari di Vannacci.

Ma la sua propaganda è andata oltre:



Già è discutibile che un presidente del consiglio si candidi alle elezioni europee, ma la trovata di far scrivere sulla scheda elettorale solo "Giorgia" come fosse un soprannome è davvero inaccettabile. È populismo, personalismo, mito e culto del Capo. Tutti sintomi di autoritarismo strisciante.
1 commento