Pillon invita i leghisti a sentirsi ",liberi" di offendere e diffamare


Il leghista Pillon pare incapace di riconoscere la differenza tra una donna trans e una drag queen. O forse, mente consapevolmente nella speranza che calunnia e falsa testimonianza possano aiutarlo a diffondere odio ed incoraggiare la discriminazione.
Fatto sta che oggi sbraita che a lui non sta bene che in Scozia si possa vietare ai violenti di poter insultare e denigrare le donne trans, etichettandole al maschile al solo fine di offendere:



Ovviamente il riferimento al ddl Zan pare del tutto privo di senso, dato che l'ex senatore leghista ha solamente garantito impunità a chi delinque. Ed anche qui la speranza è che a renderlo "fiero" non sia il fatto che i delinquenti che hanno spento sigarette su un un ragazzo a Scampia potranno confidare sul suo impegno omofobo per vedersi tutelati dalle aggravati. E non meno opinabile è il suo invitare gli intolleranti a sentirsi liberi di diffamare interi gruppi sociali.

Ovviamente Pillon pare sapere molto bene che il suo messaggio si basa sulla menzogna, dato che ammette che quelli della foto sono uomini che si vestono da donna per divertimento e non donne trans. E che si sostenga sia lecito ignorare il sesso indicato sulle carte di identità per negare il diritto all'esistenza di interi gruppi sociali ricorda il nazismo.
Resta comunque indicativo che il suo fine ultimo sia sempre quello di difendere chi offende e odia, mai quello di tutelare dignità e diritti.

Dai commenti emerge con chiarezza che il leghista medio sostiene che odio e discriminazione sarebbero un loro presunto "diritto", motivo per cui si divertono a dire che le persone lgbt andrebbero "curate" e offese con violenza:



Peccato che se qualcuno etichettasse loro con i termini ritenuti più appropriati, sarebbe probabile che Pillon possa presentare nuove querele contro chi di sente troppo libero di criticarlo.
1 commento