L'evangelico Carollo definisce «scellerato, ferente e mascalzone» il Sindaco Sala, sostenendo che i gay sarebbero «opera di Satana»


Il pastore evangelico Luigi Carollo sarà anche un omofobo che spera di poter essere invitato in televisione grazie al suo astio verso i gay. Ma sinceramente non ci pare che le sue ambizioni mediatiche possano giustificare un linguaggio violento e lesivo della dignità umana come quello che ci ha propinato oggi.
Molto arrabbiato perché il sindaco di Milano invita la cittadinanza ad una grande festa in difesa dei diritti umani anziché sostenere che "i gay non sono normali" come quel suo Vannacci che lui sostiene sarebbe la risposta di Dio alle sue preghiere, l'evangelico ha pensato che attribuire insulti ad un morto potessero dispensarlo dalle responsabilità penali delle sue affermazioni. E così diffama suo nonno, attribuendogli parole che rappresentano reato penale.

A nome del nonno dice che Sala sarebbe «scellerato, ferente e mascalzone». Dice che i partecipanti al Milano Pride sarebbero «lo schifo». E ovviamente risfodera tutte le sue fantasie su imprecisati «guinzagli» o su persone transessuali che lui definisce come «femmine finte» per mostrare quanto sia dedito all'odio. E dato che usare Gesù come strumento di odio pare piacergli un sacco, sostiene che i gay sarebbero «opera di Satana» e che dovrebbero «convertirsi» a Vannacci.
Naturalmente si inventa persino che i gay vorrebbero mettere la mani sui bambini, anche se la realtà ci racconta che è lui a organizzare raduni di indottrinamento per minori da corrompere alla sua ideologia omofoba. Il risultato è questa roba qui:



Considerando che Carollo non può sapere quali termini avrebbe usato il suo defunto nonnino, pare evidente stia offrendo falsa testimonianza senza manco avere il coraggio di assumersi la responsabilità delle sue parole. Perché anche un cretino capirebbe che quegli insulti escono dalla bocca dell'evangelico e non da quelle di suo nonno.
Dal canto nostro, speriamo che il sindaco sala possa querelarlo per diffamazione a aggravata.
Commenti