De Carli ci sta dicendo che lui salverebbe l'ideologia razzista che portò all'Olocausto?


L'estremista Giovanni De Carli risulta autore di un libro di estrema destra intitolato "Il fallimento della scuola odierna". E forse è vero che con lui la scuola abbia fallito, dato che un 18enne che elogia Mussolini parrebbe indicare inequivocabilmente che la scuola non abbia saputo dargli una buona educazione.
Da sempre avvezzo a strizzare l'occhio al nazifascismo, oggi sostiene che Vannacci andrebbe paragonato a Mussolini. Peccato che lui paia ritenerlo un complimento, dato il suo sostenere che il criminale Mussolini sarebbe stato "uno statista" esattamente come lo ha definito il generale leghista.

Tralasciando tutte le enormi stupidaggini che De Carli scrive per sostenere il duce, molto presuntuoso è il suo asserire che le teorie di Vannacci sulla purezza dell'etnia, sull'italica virilità e sulla negazione della scienza dovrebbero essere ritenute "oggettive" e di "buonsenso" anziché palesi stupidaggini. Ed è indicativo scimmiotti gli slogan di Salvini quasi fosse incapace di partorirne di suoi.
Ma il peggio pare arrivare arriva quando De Carli prova a difendere l'Olocausto, sostenendo che i metodi fossero sbagliati ma che tutto sommato vada salvata l'ideologia razzista che portò a quei crimini:



Lo saprà il signor De Carli che la bonifica dell'Agro Pontino fu iniziata dal governo Giolitti e che il suo amato duce vi contribuì per un misero 6%? Lo saprà che Mussolini non introdusse la pensione, né le tredicesime? E lo saprà che gli ebrei italiani non erano "una diversa etnia" ma erano italiani di religione ebraica?
Un buon docente avrebbe potuto spiegargli che Mussolini aiutò i nazisti portarli nelle camere a gas in Germania, rendendosi complice del genocidio. E non esiste fantomatica "cosa buona" che possa annullare o sminuire quell'orrore.

Come prassi di ogni estremista di destra, De Carli ama molto fare vittimismo. E così sostiene che gli altri sarebbero cattivi con lui perché lo definiscono fascista solo perché lui parrebbe trascorrere le sue giornate ad elogiare e giustificare criminali come Hitler e Mussolini.
Ma una volta iniziato il piagnisteo, parrebbe voler dare ragione al giudizio di chi lo definisce fascista inventandosi che la famiglia eterosessuale bianca che va a messa verrebbe discriminata. Dove, da qui e quado non lo dice, anche perché probabilmente quella è solo una sua fantasiosa fantasia da suprematista bianco, presto condita con la solita omofobia:



Da bravo hater, il signor De Carli cerca di istigare all'odio il suo pubblico fascista dicendo che i gay sarebbero "una fallimentare copia della normalità", dando dimostrazione di come lui si appelli agli slogan di Vannacci per seminare odio. E si inventa persino che le famiglie gay sarebbero "non definibili nemmeno propriamente famiglie essendo che queste dovrebbero essere composte da un padre e da una madre".
Qui pare citare Salvini, evidentemente ignaro che la legge italiana non prevede alcun obbligo alla procreazione. E se certamente non spetta a lui decidere di quale sesso debbano essere i componenti di una famiglia, non ci pare che il suo aver avuto un padre maschio e una madre femmina lo abbiano fatto crescere bene, perlomeno stando a ciò che lui scrive quotidianamente sui social per vantarsi del suo essere razzista ed omofobo.

Ovviamente il fine di quei messaggi parrebbe essere prettamente economico, basato sul voler adottare il "metodo Vannacci" per fare soldi facili con l'odio, cercando di crearsi un pubblico neofascista che si dica disposto a dargli die soldi per sentirsi legittimati nel loro degrado etico e morale:



Nonostante paia imbarazzante pensare che qualcuno abbia potuto spendere dei soldi per leggere un suo libro, l'unica recensione non pare così gratificante:



Insomma, anche i suoi riconoscono che lui sia un Vannacci che non ce l'ha fatta.
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