L'insopportabile omofobia dell'evangelico Carollo


Sarà che il pastore evangelico Luigi Carollo parrebbe preferire Vannacci a Gesù, ma è davvero insopportabile la ferocia e l'ossessione con cui perseguita i cittadini lgbt. Avvezzo ad abusare e manipolare la parola di Dio come fantomatica "giustificazione" a sessismo, omofobia e razzismo, oggi si lamenta che qualcuno osa pensare che Dio non sia malvagio come lui ama dipingerlo:



Se Carollo pare provare fastidio verso una scienza che ha riconosciuto che l'omosessualità sua perfettamente naturale (al contrario dell'omofobia), aizza i suoi proseliti omofobi contro una scrittrice che ha osato osservare l'ovvio, ossia che la Bibbia diventa omofoba solo se la si manipola come ama fare Carollo.

E se non è chiaro perché lui debba poter andare in giro a diffamare Dio e gli altri dovrebbero confrontarsi con lui se citano Dio senza descriverlo come un'entità omofoba e disgustosa come fa lui, tra i commenti emerge il solito odio che caratterizza la sua comunità:



Evidentemente non hanno compreso la parabola della trave e della pagliuzza. Infatti, mentre loro sfottono un refuso, si inventano che maggio sarebbe il mese dei pride. Peccato sua falso, dato che è giugno il mese dei Pride perché commemorazioni dei moti di Stonewall, avvenuti per cinque sere non consecutive nelle notti di venerdì 27, sabato 28, domenica 29 giugno 1969 e, dopo due giorni di pioggia e di pausa, nelle notti di mercoledì 2 e giovedì 3 luglio 1969. Quello fu il momento il cui alcuni avventori di un bar di ribellarono alle violenze e alle discriminazioni perpetrate dalla polizia. E nulla hanno a che fare con la rimozione dell'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali, avvenuta il 17 maggio 1973.
Quindi psre proprio che Carollo parli di cose che non conosce, esattamente come è solito fare il suo Vannacci. Ma forse, un signore che si dice "pastore" e che inveisce contro chi legge la Bibbia si commenta da sé.
Commenti