Pillon schiuma per le scuse di Bergoglio ai gay


Il leghista Pillon pare molto infastidito per le scuse che Bergoglio ha rivolto ai gay, motivo per cui si è affrettato a ribadre il suo compiacersi perché un Papa si è atteggiato come il più troglodita dei loro elettori e ha usato termini come "frociaggine" e "checca" per insultare milioni di figli di Dio.
Non meno surreale è che voglia definire "grande verità" la iniqua e non condivisa decisione del Papa di vietare il sacerdozio a chi non dichiara di essere sessualmente attratto dalle parrocchiane, quasi come se la discriminazione lo rendesse un leghista felice:



Preti gay no ma pedofili sì. Contento Pillon...

Intanto il leghista continua a difendere i massacri di Netanyahu, sostenendo che presunti ostaggi dovrebbero convincerci sia giusto ammazzare civili e bambini palestinesi:



Quindi perché non va di persona a Gaza, così da vedere quel che fanno i suoi amichetti? Anche perché lì non troverebbe fotografie di ostaggi vivi, ma cadaveri d mamme e papà smembrati dalle bombe:



Ma forse quei morti non lo interessano perché non si dichiarano cristiani. E chissà non si possa spiegare a Pillon che anche la guerra in Ucraina finirebbe se il suo alleato russo ritirasse le sue truppe di invasione.
Ma state tranquilli, è molto probabile che Pillon non andrà mai in Ucraina a scattarsi selfie con le fitografie dei bambini massacrati dal suo Putin.
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