De Carli ha la faccia tosta di negare l'esistenza dell'omofobia


Mirko De Carli ha la faccia tosta di negare l'esistenza dell'omofobia, il che equivarrebbe praticamente negare la sua tessa esistenza dato che lui riesce a finire nei programmi di propaganda populista di Rete 4 solo perché leader omofobo di un partito omofobo che cerca di trarre profitto dall'omofobia. Ed è interessante dica che i reati dettati dall'omofobia non sarebbero dimostrati, anche se poi lui prende pe buona ogni più assurda teoria della propaganda polista possa essere messa sa frutto per incitare alla discriminazione i suoi proseliti.
Tutto orgoglioso del suo andare in gito a dire che i gay non devono potersi sposare, non devo o potersi riprodurre e non devono poter vedere il loro vero nome scritto sugli abbonamenti del bus, dice che lui si sentirebbe censurato nel chiedere leggi che considerino le sue pulsioni sessuali fonte di privilegi:



Detto da gente si appella a patetiche accuse di blasfemia per imporre diktat di estrema destra, fa alquanto sorridere. E sinceramente il principio per cui gli altri dovrebbero essere difesi dalle sue molestie non pare un "diktat", ma mero buonsenso.
Quindi dovremmo accettare svastiche per non discriminare i neonazisti? Dovremmo incentivare la pedofilia nella chiesa per non dicrinare i preti pedofili? Dovremmo sancire che per non discriminare gli stupratori a Riolo Terme sarà legittimo violentare donne per strada se si dichiarerà di farlo nel nome di De Carli? Oppure la violenza resta violenza anche se lui rivendica con orgoglio il suo essere violento contro interi gruppi sociali?
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