Coghe contestato durante la sua manifestazione no-choice
Jacopo Coghe sostenevo che l'odio omofobico fosse una sua "libertà di espressione" e che lui ritenesse "censura" la rimozione di quei suoi osceni manifesti omofobi affissi in violazione dei più basilari codici di disciplina pubblicitaria. Ma poi frigna ogni volta che viene contestato.
L'organizzazione forzanovista diretta da Coghe ha molti legami con l'estrema destra di Salvini e della Meloni, il che spiegherebbe perché Coghe cerchi di aizzare i violenti contro le opposizioni. Ed è curioso finga di non capire che il problema è il suo chiedere leggi che abbiano il fine di costringere le donne a subire le sue scelte sui loro corpo, in un luciferimo progetto che mira a vietare l'aborto mentre si ostacola ogni educazione sessuale possa prevenire gravidanze indesiderate.
A giudicare dall'immagini pubblicate da Coghe, al suo evento c'era più polizia che spettatori, il che farebbe pensare ad uno show prettamente provocatorio che aveva l'unico fine di creare polemiche per riuscire a fare facile vittimismo. E quel Giovanni De Carli che sta sempre sui social ad inneggiare ad Hitler commenta:
Cosa intenderà? Che bisogna essere pronti ad uccidere chi vuole difendere le donne dalle pretese di Coghe? E da quando sarebbe necessario un fantomatico "permesso" per poter contestare?