I leghisti continuano a fare le vittime
Appare a dir poco degradante il bassissimo livello dell'attuale scontro politico, più degno di un asilo che di ambiti istituzionali. Al posto di parlare di temi seri, i leader di destra cercano di fomentare la propria parte politica contro gli avversari, dicendo che sarebbero dei cattivoni che tirerebbero le treccine alle bimbe del loro partito.
A Massa, il conigliere leghista Filippo Frugoli, noto per aver pubblicamente sostenuto che Sandro Pertini avrebbe “ucciso una marea di persone” e avrebbe ammesso di “essere un brigatista rosso”, sostiene di essere stato aggredito da un membro della opposizioni. E dato che questa volta non è uno die loro ad aver aggredito qualcun altro, ha cercato di strumentalizzare i presunti fatti:
Apprendiamo così che Salvini si attiva quando sono quelli della Lega a dirsi vittime. Ma quando i suoi attaccano Donno in parlamento o bruciano fantocci della Boldrini, preferisce tacere.
E se è vero che ogni violenza va condannata, siamo certi che la procura provvederà a fare luce sui fatti qualora il leghista dovesse sporgere denuncia. Ma usare un caso isolato per attaccare le opposizioni, tacendo però sulle aggressioni leghiste, è pura strumentalizzazione, violenta quanto la violenza stessa.
Salvini sostiene che quello sia "un comportamento selvaggio e inaccettabile alla faccia della ‘tolleranza’ rossa". Ed è inter4essante se la prenda con interi partiti per i gesti dei singoli, ma poi dica che i leghisti agirebbero sempre a titolo personale quando finiscono sulle pagine di cronaca. Ed è sua prassi il suo pretende che gli altri dicano quello che vuole lui e che, su suo invito, esprimano solidarietà al consigliere leghista che insultava Pertini senza sentire l'altra campana.
La leghista Susanna Ceccardi vuole invece le immediate dimissioni del consigliere del Pd, dato che evidentemente sono solo i condannati in via definitiva a meritare di stare in parlamento.