La Lega continua a fomentare odio contro Ilaria Salis

La Lega pare espressione del più profonda degrado etico e morale della destra populista. In pochi anni si è passati da un Salvini che rappresentava la senatrice Boldrini con delle bambole gonfiabili ad un Salvini che è scappato dai processi per diffamazione aggravata invocando l'immunità parlamentare per non rispondere degli insulti che vomitò contro Carola Rackete a fini elettorali. Poi è arrivato Vannacci e la loro beatificazione di chi sostiene esisterebbe un fantomatico "diritto all'odio", la promozione social della pornostar anti-gay che bestemmia a pagamento su Only Fans e una campagna di cieco odio verso una eurodeputata che loro accusano di aver offeso i nazisti ungheresi che inneggiano alla svastica.
Ma se Salvini non ci restituirà mai tutti i milioni che il suo partito ci ha rubato, è ricorrendo al dileggio e all'offesa gratuita che il suo partito scrive:

Nei giorni scorsi sei leghisti sono stati denunciati per aver molestato la famiglia di Ilaria Salis. Sono state deposte svariate denunce per le minacce di morte che ha ricevuto lei e la sua famiglia.
Ed è grave che sia il Governo a incitare quella violenza, probabilmente interessato a creare un clima di odio sociale che possa portargli il voto di violenti e di hater. Ed è abbastanza ipocrita che a fere la morale sia proprio quel leghista che faceva giocare il figlio con le moto d'acqua della polizia o che organizzava le conferenze stampa in spiaggia.
Ma se un qualche leghista dovesse sentirsi legittimato a sparare a stuprare ad Ilaria Salis, Salvini ne risponderà? O dirà che non è colpa sua, come disse quando quel militante leghista sparò all'impazzata contro i passanti di colore, dando vita all'unico atto terroristico degli ultimi anni?