L'evangelico Carollo sostiene che la donna «deve» mostrare «sottomissione al marito»


Secondo il pastore evangelico Luigi Carollo, la donna «deve» mostrare «sottomissione al marito». Ed è interessante usi l'imperativo, quasi sostenesse che la «sottomissione» andrebbe ritenuta un dovere della femmina al pari di come probabilmente la pensava Turetta nel momento in cui ha deciso di uccidere Giulia.
Ed quasi tragicomico sostenga che il maschio dovrebbe essere considerato una sorta di Dio dalla donne perché «la moglie rivede Cristo nel marito»:


È difficile calcolare quanto omicidi e femminicidi siano stati commessi a causa di un paolo di Tarso che invitava la femmina alla sottomissione, sostenendo dovesse tacere al cospetto al maschio. Ma è indicativo che tra i tanti passi dimenticati della Bibbia, gli esponenti religiosi legati all'estrema destra destra non vogliano perdere il vizio di predicare quelle parole, cercando di attribuirgli un valore pressoché letterale.
Di contro, è assai improbabile che Carollo predicherà mai la storia id Sara e Rachele, dato che un Dio che invita alla GpA non sarebbe utile alla sua propaganda omofoba. E quindi è comodo sostener che lo dica la Bibbia, dato che in quel libro si afferma tutto e il contrario di tutto. Ma nella scelta dei passi da predicare e nella scelta dell'interpretazione che si decide di offrire che i pastori potrebbero maschiarsi del crimine di usare la parola di Dio per incitare a commettere il male.
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