Pillon pare estasiato dalla proposta leghista di multare chi non usa termini sessisti
Il leghista Simone Pillon plaude alla proposta leghista di multare chi non usa un linguaggio sessista e non definisce al maschile avvocatesse e sindache.
Senza chiarire cosa c'entrino asterischi e schwa con leghisti che vorrebbero punire chi non chiama al maschile le donne, scrive:
Se Pillon sostiene sia un vanto essere medioevali, è pur di incitare gli hater leghisti contro Laura Boldrini che oggi li invita a non distinguere gli uomini dalle donne.
E se lui vuole che le donne trans siano chiamate al maschile per calpestare la loro identità, vuole anche che anche le sindache siano apostrofate al maschile al fine di sostenere che quello sia un lavoro da maschi. D'altronde il femminile va benissimo per apostrofare le prostitute con cui Trump tradiva la moglie incinta, dato che Pillon non pare avere problemi con chi dice che la donna abbia il fine di fungere come giocattolo sessuale, esattamente come pareva sostenere Salvini quando rappresentava la Boldrini con una bambola gonfiabile sventolata sui palchi dei suoi comizi.
La domanda finale è invece tratta dal documento transfobico di Matt Walsh, idolo di Pillon e di Provita Onlus perché teorico della sierotipizzazione sessuale. Anche in questo caso, il ricorso pilloniano a citazioni simili chiarisce la matrice ideologica della sua propaganda.
In un post che pare più un'accozzaglia di parole che un discorso di senso compiuto, Pillon dice di essere stato colpito da un presunto shadowban per un suo post omofobo pubblicato due giorni fa:
Per sua definizione, lo shadowban non è dichiarato. Quindi in che modo Pillon dice di conoscerne lo status?
Resta comunque l'evidenza di un leghista che campa di mistificazione, che nutre odio per la libertà e che pare avere enormi difficoltà nel riuscire distinguere un uomo da una donna. Perché se lui vuole chiamare al maschile le donne, è lui il primo a negare quel fantomatico binarismo che tanto lo ossessiona. Ed è lui ad avere difficoltà a comprendere che la donna non serve solo a dfornare bambini, ma possa essere asteonauta, astrofisica, sindaca o avvocata.