Saluti romani in classe. Valditara si affretta a difendere il "fascismo"


Davanti a fatti di inaudita gravità, il ministro Vanditara cerca di farne una quesione di casacche e cerca di difendere il "buon nome" del fascismo in un popagandistico attacco alle opposizioni. E sarà che loro fanno sempre branco e difendono gli esponenti di destra che sbagliano, ma davvero il ministro vuole sostenere che Anna Ascani, in qualità di vicepresidente della Camera, avrebbe dovuto usare toni più clementi nei confronti di un tizio indegno perché lui sostiene facesse parte del Pd?



La realtà è che quel docente era sotto la responsabilità del Miur, indipendentemente dal fatto che fosse fascista o che si limitasse ad atteggiarsi come tale. E non pare un ministro chi pubblica simili messaggi, peraltro mettendo in dubbio l'irregolarità del comportamento di un docente immortalato in scatti aberranti.
E chissà se Vaditara ha intenzione di prendere provvedimenti o è troppo impegnato a fare propaganda elettorale.

Non si è fatta attendere la risposta di Anna Ascani:



Ma dato che l'elettore di destra viene addestrato a ripetere sempre i soliti slogan, tea i commenti leggiamo:



Che c'entra il fantomatico "gender" o quella carriera alias che Jacopo Coghe vorrebbe abolire? E cone fanno a non vedere fascismo dopo le inchieste di Fanpage, peraltro sostenendo che sarebbero gli altri a spargere odio quando è il loro ministro a cercare di usare fatti di sua responsabilità per incitare i suoi contro le opposizioni?
È così difficile capire che quei saluti romani erano inaccettabili o a loro basta trovare qualcuno su cui scarcare le loro responsabilità?
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