Secondo Roveda, non può essere ritenuto "patriota" chi non odia chi non è di destra
Secondo Andrea Elia Riveda, promettere che si sarà ciecamente ostili alle opinioni di chi non è di estrema destra sarebbe un atto che renderebbe automaticamente "patrioti". Lo sostiene in un articolo pubblicato su Civico20:
Se è fastidioso che l'estrema destra cerchi di appropriarsi delle parole nell'evidente tentativo di istigare odio verso gli oppositori politici, ancor più deprecabile è il loro sostenere che le loro idee minoritarie andrebbero intestate all'intera cittadinanza italiana:
Insomma, lui pare ambire a più inquinamento, più morti in mare e ameno tutela della salute pubblica, ovviamente usando gli slogan coniati dai gruppi no-vax di estrema destra. E dato che lui vorrebbe quello schifo, è senza pudore che parrebbe attribuire un fantomatico consenso popolare alle sue opinabili pretese.
Ma tanto ha eccitato il solito pastore evangelico Luigi Carollo, il quale sosteneva che Vannacci fosse una risposta alle sue preghiere e non perde occasione per predicare Giorgia Meloni:
I commenti al post dell'evangelivo hanno del surreale:
Dizionario alla mano, uno statista è "uomo di stato, il cui apporto alla vita politica di un paese ha rivestito o riveste un'importanza di grande rilievo o addirittura storica". E per loro la Meloni rientrerebbe in quella definizione?