Viganò torna a usare l'omofobia per attaccare il Papa

Fresco di scomunica, monsignor Viganò è tornato a far leva sull'omofobia per attaccare Papa Francesco. In particolare, sostiene che il 14 settembre verrà benedetta una coppia di gay a Fano, ovviamente inventandosi che quella sarebbe un'offesa alla festa dell’Esaltazione della Santa Croce
L’unione civile attaccata da Viganò sarebbe quella di Hector e Filippo, due giovani trentenni che gestiscono un’azienda agricola a Cartoceto, in provincia di Pesaro.
Ma quell'amore ha suscitato l'ira del monsignore, il quale si è messo a strillare che «si tratta di un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio». E quindi, ne avrebbe dedotto che la Chiesa che l'ha scomunicato non sarebbe quella Cattolica perché guidata dal «gesuita argentino, eretico notorio e promotore della "inclusione" del peccato pubblico».
Insomma, l'omofobia diventa pretesto per cercare di insultare un Papa che non piace ai gruppi neofascisti perché non neofascista quanto loro vorrebbero...
Nei giorni scorsi, Viganò è stato esaltato dai programmi populisti di Rete 4, dalla stampa del leghista Angelucci e dall'immancabile Nicola Porro. Evidentemente è ritenuto una figura utile alle destre e ai filo-russi.