Minacce di morte a firma dei lettori di Belpietro al rettore dell'Università contestata da Coghe


Il quotidiano di Belpietro tenta di sostenere che una ricerca orientata al benessere dei minori dovrebbe essere vietata perché lo dice Jacopo Coghe. Ed p buffo che le critiche di Coghe vengano elevata ad un uragano, perché il vicepresidente dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus avrebbe raccolto 35mila firme cavalcando la fantomatica "ideologia gender".
Benché meno si capisce perché sostenga che le università dovrebbero fornire agli antagonisti l'indirizzo in cui potrebbero trovare i bambini che parteciperanno allo studio, manco Coghe volesse andare di persona a molestarli con i suoi striscioni:



In realtà, ha ben poco valore il fatto che Jacopo Coghe si opponga alla priorità educativa dei genitori che hanno deciso di iscrivere i loro figli al progetto, dato che la sua opinione resta un parere personale e non costituisce legge.

Pare comunque molto grave che le invettive di Coghe portino alcuni lettori di Belpietro a lanciare minacce di morte verso il rettore o a lanciare accuse di "pedofilia" contro i ricercatori:





Dopo l'attacco alle università, Belpietro prova persino di sostenere che non sarebbe necessario coinvolgere i cittadini sulle discussioni riguardo alla cittadinanza perché loro avrebbero deciso che tutti la dovrebbero pensare come loro:



Quindi su ogni tema la sua tesi è che si debba fare quello che dicono loro?
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