I treni sono sempre in ritardo, ma Salvini preferisce passare il tempo ad inveire contro gli immigrati
Chissà se Salvini intende trascorrere i prossini 58 giorni ad inveire contro i migranti e a dare notizia di qualunque reato non sia stato commesso da un italiano. Qual che è certo è che non non verrà condannato per aver "difeso i confini", dato che è sotto processo per sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio. Quindi, un'eventuale condanna dovrebbe quantomeno riguardare il reato di cui è accusato.
Poi ovviamente si potrebbe anche obbiettare sul suo sostenere che ritardare lo sbarco di naufraghi bisognosi di cure possa servire a "difendere l'Italia", ma quella non è certamente l'accusa per cui è a processo.
Pare abbastanza curiosa anche la sua teoria per cui bisognerebbe praticare una castrazione chimica, del tutto reversibile, prima di scarcerare uno stupratore e metterlo nelle condizioni di poter delinquere altrove. E se commetterà stupri in Bangladesh, ne risponderà Salvini o quelle sono donne indiane e quindi non c'è problema?
Neppure è chiaro cosa proponga per il figlio di La Russa? Lo si castra e lo si rimpatria anche lui o quando l'accusato è italiano vale il principio di innocenza? E perché Salvini non rilancia mai le notizie degli stupri commessi da italiani, dato che certamente non mancano?