Consigliere di Fratelli d’Italia patteggia due anni per terrorismo neonazista. Voleva eliminare i gay e gli oppositori politici


Federico Piazza, consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Zola Predosa, ha patteggiato due anni di reclusione per aver fatto parte dell'organizzazione terroristica neonazista UFI. Volevano eliminare "gay, deformi e oppositori politici". Per loro, Traini e Breivik erano eroi da emulare.

L'organizzazione paramilitare segreto UFI (Unione Forze Identitarie) è nata nel 2020 ed era gestita da Alessio Sabelli, il quale si occupava di procurare armi e offrire lezioni sull’ideologia nazista in chat. Insieme ai suoi adepti, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di associazione terroristica finalizzata alla propaganda e all’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Tra i sui adepti, Lorenzo Gobbo, Matteo Bonissi e Federico Piazza hanno patteggiato due anni di carcere, Angela Fornaro ha patteggiato un anno e dieci mesi. Si tratta di giovani tra i 23 e i 24 anni.

Sabelli riteneva di avere il compito di «preparare chi ne fa parte al grande caos contro un eventuale nemico, un invasore». Iniziò così ad organizzare incontri a Roma, a Imola, a Bologna, intenzionato a creare un gruppo paramilitare segreto.
Riuscirà ad arruolare anche minorenni di età compresa tra i 10 e i 16 anni. Ed è stato quello il suo errore, perché i genitori di 15enne troveranno un pugnale e una mazzafionda nello zaino del figlio.
L'organizzazione viene denunciata e la polizia scova mitragliatrici e pistole, nonché un coltello griffata con una svastica.
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