Continua la sterile polemica di Vannacci
Nonostante abbia tratti somatici tunesini, Vannacci cerca proseliti sostenendo che lui rappresenterebbe una fantomatica "italianità" e che la sua convinzione basterebbe a legittimarlo a denigrare gli italiani di colore. Ha persino messo in vendita un calendario in cui insulta pesantemente Paola Egonu.
Poi, però, si arrabbia se si osserva che lui ha sposato una immigrata romena e che sarebbe doveroso garantisse agli altri lo stesso rispetto che pretende per lei.
Eppure, nel mondo al contrario dei suoi proseliti, osservare quel dato di fatto viene rutenuto un "durissimo attacco" al loro generale. O almeno è quello che sostengono i signori di "The social post".
Peccato che non siamo certamente noi ad avere problemi con il fatto che il loro generale si sia sposato una immigrata, dato che è lui quello che cerca di fare soldi facili con una retorica incentrata sull'astio verso gli altri migranti.
Fatto sta che tale Domenico Camodeca scrive:
Interessante è anche l'articolo correlato, dove accusano Bersani di fantomatici "insulti" che una corte ha sancito non ci siano mai stati. Insomma, si stanno inventando falsità nella speranza di contribuire al vittimismo dell'europarlamentare leghista.
Le medesime falsità vengono rilanciate anche dal sito romeno "Stiri Diaspora", che si inventa che noi avremmo "preso in giro le origini romene di sua moglie". Il che è un'asserzione evidentemente falsa e priva i qualsivoglia fondatezza:
Ed è questo il problema con la propaganda di Vannacci. Perché le sue illazioni rischiano di essere prese per vere da chi magari le rilancia pure. Ma non è sua moglie ad essere stata rappresentata così sul calendario venduto da Vannacci:
Quindi osservare che la signora Mihailescu sia romena sarebbe un'offesa, ma quelle ignobili vignette andrebbero bene? E chissà se Vannacci terrà l'atteggiamento strafottente con cui si fa ritrarre persino nei fumetti quando capirà che, anche a causa della sua propaganda, verrà il giorno in cui i suoi proseliti potrebbero atteggiarsi allo stesso modo con i figli di chi nasce da padre italiano e madre rumena.