I giovani meloniani organizzano un volantinaggio omofobo davanti ad un liceo di Torino


Gli attivisti di Gioventù Nazionale Torino hanno organizzato un volantinaggio omofobo presso il Liceo Scientifico "G.Bruno", chiedendo a neofascisti ed intolleranti di battersi per aiutarli a negare ogni rispetto agli studenti trans.

Nel loro volantino, scrivono:

La scorsa settimana è stata approvata al Liceo Giordano Bruno l’ennesima follia gender: la carriera alias.
Questo provvedimento non è problematico tanto perché dia agli studenti la possibilità, più o meno condivisibile, di cambiare il proprio nome sul registro in base al genere in cui si identifichino.
Quello che preoccupa sono le conseguenze e le degenerazioni che ciò comporta: d’ora in poi chi ne facesse richiesta potrà usare i bagni e gli spogliatoi del sesso opposto.
A questo punto appare evidente che nel nome di virtù, come la tolleranza e l’apertura al diverso, vengano varati regolamenti scellerati che possono danneggiare il resto della comunità studentesca.
Quanto è ancora più preoccupante è che, una volta giustificata e introdotta in ambienti di formazione come le scuole superiori, questa logica venga estesa a sempre più numerosi ambiti della vita pubblica: già in molte competizioni, esclusivamente femminili, le atlete donne lamentano la partecipazione di sportivi, biologicamente maschi, con prestazioni irraggiungibili.
Oppure, se questo provvedimento si applicasse alle carceri, come già succede ad esempio in Canada, sarebbe ragionevole far stare in una cella con delle donne un uomo, magari uno stupratore, che ne facesse richiesta? Lo Stato starebbe tutelando quelle detenute?
Lo Stato, e in particolare la scuola, invece di assecondare richieste insensate e dannose, deve tutelare gli studenti dai pericoli dell’ideologia gender e bocciare queste follie sin dalla radice.
E tu, studente che assisti a queste degenerazioni, non rimanere indifferente: schierati, scendi in campo, ribellati a queste idiozie!

Insomma, i giovani meloniani citano al peggior propaganda di Provita Onlus per tentare di corrompere dei minorenni alla discriminazione. Ed è buffo che a vedere "degenerazione" siano quelli che poi sostengono un ricco anziano americano che tradiva la moglie incinta con una giovane prostituta mentre un chiaritomene usava i suoi soldi per diffondere disinformazione attraverso i social network.
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