Jacopo Coghe ci spiega che lui si sente la vittima


Jacopo Coghe ci spiega che lui si sente la vittima, dato che alcune delle persone a cui lui la sua organizzazione cerca di rovinare la vita e contro cui aizza feroce cieco odio avrebbero osato scrivere qualcosa sulle sue serrande.
Anzi, si lamenta anche che nel giorno dedicato al ricordo delle vittime di transfobia, lui sarebbe stato ostacolato nella sua attività di promozione della transfobia.

In un lungo post pubblicato sul social del loro amatissimi Musk, il portavoce dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus torna a sostenere la teoria del presunto ordigno che lui sostiene sia stato gettato nella sua sede. Ed ovviamente dice anche che lui si sentirebbe attaccato da chi osa contesta e il suo attacco alla dignità delle minoranze, elencando alcuni presunti "attacchi" alla sua sede che in alcuni casi erano semplici adesivi rimovibili. Ma forse, per lui la salute della sua serranda viene prima di quella degli adolescenti che lui vorrebbe ideologicamente privare dal diritto alla carriera alias:



Molto opinabile è anche il suo sostenere che la propaganda populista servirebbe a "difendere bambini e adolescenti dall'aggressione dell'ideologia gender". Infatti la fantomatica "ideologia gender" non esiste ed è un parto della propaganda neofascista, così come le statistiche non parrebbero dargli ragione nel suo sostenere che la discriminare degli adolescenti a lui sgraditi servirebbe a "difenderli" da una falsa minaccia. Anzi, i numeri farebbero pensare che l'atteggiamento da lui suggerito potrebbe portare a un incremento dei suicidi e ad un significativo peggioramento della qualità di vita per tante persone, peraltro senza apportare alcun beneficio agli altri.
E se è vero che lui va a braccetto con Salvini e con la Meloni, non è chiaro perché Valditara dovrebbe occuparsi della sua serranda e non dei cittadini che non vantano le sue stesse amicizie verso personaggi legati alla Russia di Putin o all'estrema destra evangelica statunitense.

Inoltre nel suo racconto ci sono anche alcuni passaggi che non tornano. Davvero sostiene che guardando due "persone incappavate" nel video di una telecamera, lui sarebbe stato in grado di determinare con estrema certezza che si trattasse di persone trans? E se erano due persone, perché lui riversa odio verso una intera comunità?

Leggendo i commenti, parrebbe evidente perché la gente contesti l'attività della sua organizzazione. La loro proselita ci spiega infatti che Jacopo Coghe l'avrebbe spinta a provare "odio" verso una intera categoria di persone e lui l'avrebbe convinta che chi non è eterosessuale molesterebbe i bambini:



Se noi avessimo detto "provata del cazzo "o se avessimo detto che Jacopo Coghe deve tenere già le mani dai bambini, è molto probabile che lui sarebbe corso a sporgere denuncia. Però poi si lamenta se protestano le persone che vengono costrette a subire quel tipo di molestie, anche a causa della propaganda che la sua organizzazione si premura di fare.
Lui dirà che scrivere sui muri è sbagliato. Certo, ma sarebbe credibile solo se chiedesse al ministro degli Interni di cancellare quei milioni di insulti omofobi che troviamo scritti sulle strade delle nostre città. Sino a quando dirò che gli atri devono subire in silenzio ciò che lui non è disposto subire, l'atteggiamento pare abbastanza ipocrita.



Per fare un altro esempio, avete forse sentito Jacopo Conghe parlare di "assalti" o di "violenza" quando anonimi omofobi hanno riempito la sede del Circolo Mario Mieli con scritte volgari e offensive? Lo avete forse sentito invocare un intervento del ministro Valdirata?
E nemmeno accaduto che le vittime di quella vile aggressione incolpassero tutti gli eterosessuali del mondo per l'accaduto, come invece parrebbe voler fare Coghe. Inoltre le scritte sulla sua serranda avevano lo scopo di rivendicare l'orgoglio di esistere, anche se sgraditi alla sua organizzazione di estrema destra. Quelli contro il Circolo Mario Mieli miravano ad offendere. Ed anche in quello c'è una sostanziale differenza, perché da una parte c'è chi chiede di poter vivere la propria vita e dall'altra c'è chi vorrebbe limitare la vita altrui.
Poi lui vuole dire che in un mondo perfetto nessuno deve esprimere idee con scritte? Bhe, in un mondo perfetto forse nessuno sarebbe costretto a doversi difendere da un'organizzazione che trascorre il suo tempo a cercare di istigare odio verso di lui.
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