L'odio dei proseliti di Vannacci contro Gayburg
Ci appare davvero difficile comprendere il senso dell'attacco del leghista Vannacci a Gayburg, dato che non ci pare ci sia nulla di offensivo nel constatare che sua moglie sia romena. Se per lui quel dato di fatto rappresenta un problema, forse è lui che dovrebbe porsi delle domande.
A lasciarci basiti sono stati anche i commenti apparsi sotto al suo post. Ad esempio, apprendiamo che il semplice constatare che sua moglie sia romena significherebbe "travisare le sue parole":
Arriva poi un tizio che si dice gay e che afferma di aver adottato un figlio. Buffo, dato che se appare già un po' strano che in Italia si sia dato un figlio in adozione ad un gay, surreale è che quel gay sia supporter di chi dice che i gay non sarebbero normali e che sia fondamentale impedirgli di poter crescere dei figli:
E quale sarebbe il problema di avere un figlio albanese? Per noi non c'è problema neppure ad avere una moglie romena! L'unica nostra constatazione è che gli elettori di Vannacci parrebbero rientrare in quelli che lui dice abbiano "storto il naso" per mero razzismo.
Quindi, potrebbe spiegarci di cosa si vergognerebbe e perché mai ritenga sia "becero" riportare un banale dato di fatto?
Seguono poi insulti scomposti, vomitati ad ode di quel generale che tentò di portare in tribunale Bersani perché si sentiva offeso dalle sue critiche ai suoi insulti ai gay:
Probabilmente tutti questi messaggi potrebbero tranquillamente rientrare nel reato penale di diffamazione aggravata. Ed è bello osservare che Vannacci pretenda un rispetto che i suoi negano a chiunque osi non sostenerlo.
Arriva poi chi ci spiega che gli immigrati romeni (che tanti leghisti chiamerebbero "zingari") sarebbero gli unici stranieri da ritenere accettabili perché avrebbero sangue di "razza" romana:
Almeno non ha tirato in ballo la loro fedeltà alle SS, come ha fatto un altro proselito di Vannacci: