L'ultima di Salvini: «Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto»
Salvinia assicura che la sua Italia offrirebbe rifugio ai ricercati per crimini di guerra, quasi non avesse problemi i con chi è accusato di aver sterminato migliaia di bambini e di civili. Tanto i bambini morti sono quasi tutti mussulmani e quindi c'è chi ritiene che la loro vita abbia valore.
Dopo il mandato di arresto deciso dalla Corte Penale Internazionale, il leghista si è affrettato a dichiarare: «Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto».
Considerando che l’Italia ha sostenuto la Corte penale internazionale sin dalla sua nascita e che il Trattato istitutivo della Corte e lo Statuto furono firmati proprio Roma, pare davvero inaccettabile che il vicepresidente del Consiglio Salvini dichiari ora il nostro Paese non rispetterà le decisioni della Corte e si offrirà di aiutare chi ha commesso crimini efferati.
Oltre a Salvini, anche il premier ungherese Viktor Orban ha espresso vicinanza al premier israeliano. E Antonio Tajani ha replicato a Salvini: «La linea è quella del presidente del Consiglio». Precisa poi che «per quanto riguarda future decisioni «le prenderemo insieme ai nostri alleati, da lunedì inizia a Fiuggi il G7 esteri ne parlerò anche con i miei alleati e vedremo cosa si dovrà fare. Questa è la linea scelta dal presidente del Consiglio, la politica estera la fa il presidente del Consiglio e il ministro degli esteri la attua».