Il filo-nazista Georgescu, ammiratore di Putin, vince il primo turno in Romania
Pessime notizie arrivano dalla Romania, dove un populista dell'estrema destra si è affermato al primo turno delle presidenziali.
Convinto ammiratore di Vladimir Putin, Călin Georgescu ha ripetutamente elogiato il movimento fascista romeno della prima parte del Novecento e ha definito "eroi nazionali" due criminali come Ion Antonescu, condannato a morte per il suo ruolo nell'Olocausto in Romania, e Corneliu Zelea Codreanu, il numero uno del movimento fascista Guardia di Ferro durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ovviamente vorrebbe anche abolire la Nato e l'unione europea, così da favorire la sua amata Russia. Ma il suo programma è abbastanza indefinito, dato che la sua campagna elettorale si è concentrata sul rilanciare slogan nazionalistici e populistici su TikTok.
Considerando che nessuno avrebbe ipotizzato il suo successo e considerando che la Romania condivide un confine di 650 km con l'Ucraina, c'è chi ipotizza che dietro la sua elezione possa esserci la Russia. Infatti a Putin farebbe comodo un burattino che blocchi l'esportazione di grano attraverso il suo porto di Costanza e impedisca rifornimenti militari a Kyiv. Ovviamente il Cremlino nega ogni coinvolgimento, ma la loro parola non ha molto valore.
Come ogni populista, Georgescu è ovviamente omofobo. E la situazione in Romania non è già delle migliori, dato che la legge vigente risulta palesemente discriminatoria e le destre neofasciste promuovono feroci violenze contro le minoranze. Ad esempio, è in occasione del Bucharest Pride di quest'anno che i neofascisti hanno organizzato una contromanifestazione chiamata "Marcia per la normalità".
Termine che in Italia viene usato contro i gay dal leghista Vannacci, che proprio in Romania ha trovato moglie e il supporto della massoneria romena.
Nel luglio 2024, il parlamentare George Simion arrivò a sostenere che i cambiamenti climatici sarebbero una punizione di Dio contro le persone lgbt. E sempre nello stesso mese, il capo della Chiesa ortodossa rumena ha anche affermato che "l'omosessualità era, è e rimarrà innaturale".