Colpo di stato in Siria. Ma la Meloni lo riteneva un "Paese sicuro"


Solamente quattro mesi fa, il governo Meloni ha deciso di riaprire l'ambasciata italiana in Siria perché lo ritenevano un Paese "sicuro".
Così "sicuro" che ieri c'è stato un colpo di stato e il regime di Assad è caduto dinnanzi alle forze di opposizione. La popolazione ha distrutto monumenti e immagini che rappresentavano il leader baathista e ha aperto le porte della prigione Sednaya, conosciuta come la “macelleria umana”.

Ad agosto, i fondamentalisti de La Nuova Bussola Quotidiana elogiarono la scelta della Meloni di riconoscere la dittatura di Assad. La loro speranza era che normalizzando le relazioni con un dittatore sanguinario avrebbe aiutato la Meloni a respingere i rifugiati siriani:





Intanto la Russia di Putin ha concesso asilo al dittatore sriano.
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