Il decreto Flussi è legge: ostacolerà i soccorsi in mare e i ricongiungimenti, introducendo perquisizioni e deportazioni


Chissa con quanto entusiasmo Il Secolo d'Italia avrebbe annunciato le leggi razzisti introditte dal fascismo. Magari avrebbero scritto: "Benito asfalta gli ebrei". O forse avrebbero optato per un: "Vittoria della destra, rosicano i bimbi morti".
L'unica certezza è che la loro attuale propaganda si basa sul compiacersi di qualunque atto calpesti i diritti umani delle minoranze a loro sgradite, descrivendolo come un dispetto alle opposizioni e presentandolo con termini da sottosviluppati come "tilt", "asfaltano", "spappolano", "umiliano", rosicano"...



Il cosiddetto "decreto flussi" è l'ennesimo scempio della destra. La signora che si definisce "mamma cristiana" ha deciso che potranno entrare 110mila schiavi da impiegare per lavoratori stagionali legati ad agricoltura e turismo. Ma il dibattito politico si è concentrato su altre norme. Ma ha anche cercato di trovare prigionieri da deportare nella sua Guantanamo albanese modificando i Paesi considerati "sicuri". E così, per loro l'Egitto che uccise Giulio Reggeni o il Bangladesh andrebbero ritenuti perfettamente sicuri e dunque fonte di persone da poter propagandisticamente deportare in Albania.
Hanno anche deciso che dovranno essere altri giudici a esprimersi sulla legalità delle loro operazioni, dato che alla meloni non erano piaciute le sentenze che imponevano il rispetto die trattati internazionali.

Il Governo meloni cercherà anche di ostacolare il salvataggio di vite umane, sancendo che le Ong che operano nel Mediterraneo non potranno varcare le acque italiane su decisione di Piantedosi. In più, chi arriva in Italia potrà subire un'ispezione del proprio smartphone: la polizia potrà visionare foto, video e dati senza alcuna decisione da parte dei tribunali. E chi si trova già in Italia non potrà vedere i propri affetti perché Salvini ha pretesto il prolungamento dei tempi per il ricongiungimento familiare.
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