Il leghista Sasso si inventa che Salvini sarebbe indagato per "aver fatto rispettare le leggi"
C'è da rimanere increduli davanti a ciò che il leghista Rossano Sasso è stato capace di scrivere. Secondo il sottosegretario, il suo Matteo Salvini sarebbe indagato per "aver fatto rispettare le leggi". E già qui qualcosa non torna, dato che gli atti processuali riportano che il suo capo sia indagato perché accusato di sequestro di persona e omissione d'atto d'ufficio. E forse, persino un leghista come Sasso potrebbe riuscire a capire che il sequestro di persona costituisce reato. Ma lui preferisce sostenere che gli uomini di Orban, che si definiscono opinabilmente "patrioti" perché filo-russi e di estremissima destra, sarebbero increduli nel vedere che in Italia non si può delinquere per propaganda politica. Ovviamente si inventa anche che i giudici darebbero ragione a Salvini e che sarebbero corrotti quanti ritengono che il suo impedire lo sbarco a naufraghi bisognosi di cure mediche fosse una violenza e non una fantomatica "difesa dei confini".
Per condire il tutto, Sasso cerca di deumanizzare le vittime definendole "clandestini" e cerca di sostenere che andrebbe disprezzato chi non pensa che Salvini meriti impunità perché ha agito contro i diritti di persone sgradite all'elettorato leghista:
No, egregio signor Sasso. Salvini non è accusato di aver "difeso i confini" da naufraghi disarmati, ma è accusato di sequestro di persone. Il fatto che la Lega menta persino sul capo di imputazione fa pensare che loro sappiano benissimo che Salvini abbia commesso un reato penale, ma sono spaventati nel pensare che ad un loro pari possa essere chiesto di rispettare la legge.