Il pastore Carollo ha superato ogni decenza accusandoci di "uccidere i bambini"
Siamo abituati ad essere insultati e diffamati dal pastore evangelico Luigi Carollo, dato che ormai sono anni che dai suoi profili social incita i suoi a denigrare chi osa contestare le sue opinioni. Ma oggi il signor Carollo pare aver superato ogni decenza, arrivando ad accusarci di "uccidere i bambini".
Naturalmente anche un cretino capirebbe che quella è una calunnia. Ma se il signor Carollo vuole metterla su quel piano, potremmo fargli notare è molto più probabile che sia lui a causare morte. Perché a noi risulta sia lui ad invitare i genitori omofobi a non accettare i figli gay, anche se la statistica indica che l'atteggiamento da lui suggerito è stata più volte fonte di suicidi. Ed è sempre lui a chiedere l'abolizione della "carriera alias", nonostante molti studi scientifici certifichino che la sua pretesa porterebbe ad un incremento degli atti autolesionistici da parte delle vittime delle sue discriminazioni. Quindi eviti di dire cretinate, dato che poi ci tocca precisare come stiano per davvero le cose.
Inoltre ci spiace per lui, ma il polpo maltrattato dalla sua eroina non "va in pancia" come scrive, ma è stato fatto inutilmente soffrire per realizzare squallidi video da pubblicare TikTok. Ed è questo che la rende una vergognosa crudeltà e non certamente un bisogno:
Vorremmo poi ricordargli che, oltre a difendere gli animali, siamo molto attivi anche nel cercare di proteggere da lui i bambini già nati. Ed è per questo che perdiamo tempo a contestare i suoi costanti inviti all'omofobia, nonostante al mondo ci siano cose molto più belle ed interessanti che sicuramente preferiremmo affrontare piuttosto che stare dietro a lui.
Se solo la smettesse di molestare i ragazzi gay, nulla di renderebbe più felici che poter bellamente tornare ad ignorare la sua esistenza. Ma fino a quando cercherà di corrompere i bambini all'omofobia o insulterà la vite e le famiglie di chi è vittima della su persecuzione, lo combatteremo. E lo combatteremo anche in difesa di Dio, dato che il padreterno nome merita di essere violentato da chi lo cita invano come strumento di istigazione alla discriminazione.
Lui la pensa diversamente ed è fermamente convinto che Dio sia malvagio? È suo diritto pensarlo. Però non ha alcun diritto di rompere le scarole a chi crede che Dio voglia bene ai suoi figli gay esattamente come vuole bene ai suoi figli eterosessuali. E nemmeno ha il diritto di infilare le sue opinabili convinzione in bocca a Dio, attribuendogli ogni suo più opinabile pensiero.
Ovviamente, anche il solito Andrea Vani si è affrettato a dare man forte a quel pastore che puntualmente lo elogia per i suoi insulti gratuiti. Ma a lui rispondiamo che poche cose ci potrebbero interessare meno di un "confronto" con chi parla al femminile dei gay:
E perché mai dovrebbe "divertirci" essere costretti a difenderci dalle loro calunnie e dalle loro offese? Possibile che ogni volta si inventi qualcosa di falso da dire?
Il signorino sappia che eravamo ben felici di ignorare la sua esistenza prima che iniziasse a bersagliarci con offese ed insulti. E di certo non è con la prepotenza e l'arroganza che porterà gli altri ad avere interesse a confrontarsi con chi parte dal presupposto che l'altro dovrebbe chiedergli il permesso di esistere.
Detto ciò, ricordiamo che i feti non sono bambini, perché al massimo i bambini sono quelli che muoiono nel Mediterraneo. Ed anche qui sappiamo bene che Carollo invita a votare tutti quei partiti che vorrebbero negargli accoglienza. Se poi lui vorrebbe costringere delle povere donne a portare a conclusione gravidanze indesiderate (che peraltro farebbero nascere bimbi destinati a non ricevere amore e a soffrire più dei polpi torturati dalla sua pescivendola), almeno abbia la decenza di usare i termini corretti e di chiarire il suo vero pensiero.
E magari, se davvero non vuole aborti e se quella non è una scusa per esercitare il suo predominio sulle donne, magari la smetta di lamentarsi se qualcuno chiedere di fare educazione sessuale nelle scuole. Perché impedire la prevenzione e volersi imporre sulle conseguenze ha l'odore di un progetto luciferino.