La destra pare odiare più il padre della vittima che l'autore del femminicidio


L'imprenditore Marcello Crescentini ci informa che lui se ne frega delle donne che vengono sottomesse e picchiate dagli uomini. O forse, più verosimilmente, non gli interessa quando l'assassino è italiano e non può essere usato per fomentare i discorsi di istigazione al razzismo di Salvini.

Con un'arroganza deprecabile e mostrando un incondizionato odio verco un uomo che ha subito il femminicidio della figlia, scrive:



Peggio han fatto i suoi proseliti, i quali parrebbero sostenere che la colpa dell'omicidio non sarebbe di Turetta e di chi l'ha indottrinato al patriarcato ma del padre e della sorella. Ed ovviamente, dicono che la colpa è di tutti fuorché di chi li chiamerebbe ad assumersi le loro responsabilità:



Non manca l'odio di chi ci spiega che la colpa sarebbe del padre perché i giornali di destra hanno cercato di diffamarlo pubblicando alcune sue chat:





Quindi, chi frequenta chat per adulti si meriterebbe la morte della figlia? E perché dovrebbe stare zitto solo perché a loro non piace assumersi le loro responsabilità?



E gli insulti proseguono...







Speriamo che siano querelati per diffamazione aggravata, dato che dare del "cog*ne" al padre di una ragazza uccisa a coltellate parrebbe prefigurare un reato penale anche se si è fan di Turetta.
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