La Lega chiede limitazioni e censure alla ricerca scientifica in nome della truffa "gender"
Il leghista Rossano Sasso continua a chiedere leggi di stampo nazista che limitino la libertà di ricerca scientifica e impongano l'ideologia di Pillon. D'altronde il business dell'omofobia garantisce cospicui fondi russi a chi cerca di indottrinare i bambini all'odio.
In particolare, da mesi attacca qualunque iniziativa universitaria verta a parlare di "gender studies", che lui accosta all'inesistente "ideologia gender" inventata dalle lobby forzanoviste:
A sostegno delle sue ambizioni censorie, si inventa che l'università sarebbe frequentata da bambini ("i più giovani") che verrebbero "indottrinati" da chi osa non imporre l'ideologia omofoba della Lega. E dato che Forza Nuova si è inventata che Mario Mieli andrebbe accusato di "pedofilia" perché loro mistificano una sua singola frase in cui si limitava ad osservare che i minorenni non fossero asessuati come si sosteneva ai tempi, usa quella bufala per fomentare i suoi:
E chi dovrebbe decidere che si tratterebbe di "nefandezze"? Lo decidono i leghisti? Lo decide lui?
E davvero vuole affermare che a stabilire che l'inesistente "ideologia gender" esisterebbe è un partito che sino a ieri giurava che esistesse una fantomatica Padania?
Ma in fondo, Sasso sa che il suo pubblico è composto da esseri capaci di scrivere nefandezze come queste:
Noioso è come Sasso paia capace solo di dire che lui vuole vietare la libertà scientifica perché cita la truffa dei gruppi neofascisti su Mieli:
Considerando che la Madonna era minorenne e san Giuseppe era molto vecchio, sosterrà che anche la chiesa voglia promuovere la pedofilia? Oppure la mistificazione vale solo quando si tratta di ingannare gli omofobi e corromperli all'ideologia leghista?