La Lega scaglia i suoi hater contro la Pascale, rea di ritenere Salvini un essere "disumano"
Il leghista Salvini non pare aver mai tollerato il dissenso. Lo dimostrano i vigili del fuoco che mandava a rimuovere gli striscioni o le sue tante denunce che ha sorto verso i cittadini che osano contestarlo.
Ma è sempre osceno trovarlo ad aizzare i suoi hater contro Francesca Pascale, sostenendo che avrebbe problemi mentali chi ritiene che lui sia un pericolo per la democrazia:
Sinceramente, anche noi pensiamo che l'Italia di Salvini e della Meloni faccia schifo e che un giovane farebbe bene a trasferirsi in Paesi più civili. Quindi Salvini dirà che saremmo malati mentali anche noi perché non ci eccita vedere migranti deportati in Albania e padri di famiglia arrestati perché hanno avuto figli contro il volere di Pillon?
Esiste ancora il diritto di pensiero o Salvini metterà alla gogna chiunque non sostenga che il suo processo non fosse per sequestro di persona ma per aver "difeso i confini" da naufraghi disarmati?
A dargli ragione, però, arrivano i leghisti. Nel consueto sessismo che li contraddistingue, ci spiegano che le donne sarebbero "oche" e "galline". Evidentemente fa bene Trump ad usare come prostitute con cui tradire la moglie incinta
Quindi, vorrebbero un Paese riservato solo a chi è leghista? Ed esattamente, in che modo i condoni i 49 milioni rubati dalla Lega sarebbero parte di "ordine e disciplina"?
Ospite di "In Onda", l'ex compagna di Silvio Berlusconi ha commentato l'assoluzione del leader della Lega sul caso Open Arms asserendo: "Su Salvini non cambio idea, anzi, peggiora. Rimane un ministro disumano che ha fatto propaganda politica sulla pelle delle persone. Vedere che si propone al Viminale, grida vendetta. Se ci torna, non ci resta che cambiare Paese".
Già nel 2021 Salvini querelò la Pascale per diffamazione. Ma nel 2023 i giudici sancirono he aveva ragione lei e che non fosse stato commesso alcun reato, motivo per cui è plausibile affermare che l'ex ministro aveva querelato una lecita opinione.