La pioggia di soldi pubblici con cui Giorgia Meloni foraggia i forzanovisti di Provita Onlus
Magari è vero che il neocatecumenale Jacopo Coghe odia le persone lgbt e che farebbe di tutto per danneggiare le loro vite. Ma dato che a destra nessuno fa niente se non conta di trarne un profitto economico, un'inchiesta di Domani ci ha svelato quali siano i cospicui profitti economici che Provita Onlus e Forza Nuova traggono dal loro commercio di integralismo:
L'inchiesta ha raccontato degli immobili che il capo di Provita avrebbe comprato da Fiore con soldi provenienti dalla Svizzera, spesso lasciando i beni ad uso dei camerati di Forza Nuova. In fondo il capo di Provita vive a Praga e non a Roma, dove però c'era il figlio di Fiore ad occupare il ruolo di portavoce dell'organizzazione.
Poi ci sono i soldi pubblici. Attualmente Provita Onlus dichiara di incassare 1,3 milioni dalle donazioni, 214mila euro dal 5 per mille e 88mila da imprecisate fonti. A ciò si aggiungono fondi con cui Giorgia meloni finanzia la "scuola di bioetica" gestita da Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo e candidata non eletta di Fratelli d'Italia. Insieme a lei opera anche Daniele Trabucco, fondatore di un'organizzazione no-vax chiamata "Vicit Leo", finanziata da vari ex candidati di Forza Nuova. Ed ovviamente non poteva mancare il Centro Liviatino, che tanto si è impegnato per contrastare le unioni civili e garantire impunità a chi commette reati dettati dall'odio omofobico.
Se con 1,3 milioni si potrebbe sfamare mezza Africa anziché finanziare chi vuole impedire il matrimonio ai gay e togliere il diritto di scelta alle donne, quei soldi sono stati usati anche per le 150 diffide a scuole e università proposte da Provita per intimidire chi osa proporre corsi a loro sgraditi.