L'attacco delle lobby omofobe al dibattito sulle adozioni gay
Provita Onlus non manca mai di attaccare qualunque iniziativa ossi mettere in discussione la tesi per cui i figli andrebbero riservati unicamente la maschio eterosessuale bianco. E così, un banale corso di formazione per addetti al lavori in cui si affrontava il tema dell'omogenitorialità è stato preso di mira dai feroci commenti dei loro esponenti. D'altronde per loro è importante impedire qualunque pensiero possa mettere a repentaglio il loro lucroso business basato sull'omofobia...
La loro contestazione è verso chi vorrebbe parlare delle realtà scientifiche che sbugiardano la loro propaganda basata sul pregiudizio, dato che il corso che loro vorrebbero vietare è così descritto:
L’esperienza di coppie omosessuali che hanno avuto dei figli, acquisendo così il ruolo genitoriale, è una realtà ormai diffusa nel nostro Paese. Ciononostante il dibattito in merito alla possibilità che queste coppie possano adottare un bambino ha suscitato e suscita molte polemiche, nonostante vi siano state ormai numerose esperienze di adozione del figlio del partner (la cosiddetta “stepchild adoption”). Nell’affido familiare non vi sono vincoli formali all’accoglienza di un minore da parte di un single o coppia omosessuale e alcuni affidi in questo senso sono stati realizzati, ma anche in questo campo sono forti le resistenze e i dubbi che attraversano l’opinione pubblica, gli operatori psicosociali e i giudici minorili sull’opportunità di considerare le persone omosessuali delle potenziali risorse per l’affidamento.
Considerata l’attualità di questi temi e le diverse opinioni e sensibilità che su di essi si possono avere, riteniamo che quanti sono professionalmente impegnati nel lavoro con le famiglie e/o nella tutela dei minori, non possano prescindere da un approccio scientifico alla materia.
Il presente corso di formazione intende fornire conoscenze adeguate sull’argomento con la finalità di offrire un approfondimento, obiettivo e rigoroso, di quanto è conosciuto attingendo sia alla letteratura scientifica sia all’esperienza professionale dei docenti.
La loro Annarosa Rossetto, rappresentante locale dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, si dice certa che si debba vietare l'adozione ai gay perché ad importare sarebbe solo l'eterosessualità die genitori. Poi pazienza se sono pessimi genitori o se sono pedofili, a lei importa solo che siano eterosessuali:
A darle man forte ci ha pensato il solito Filippo Fiani, esponente del partito di Adinolfi e genitore di figli adottati. A suo dire, il problema è che faremmo brutta figura con Russia, Ungheria e Iran:
Ma se i bambini devono trovare "ciò che hanno perso", significa che lui dovrebbe restituire i figli che ha adottato dato che il colore della sua pelle pelle non è uguale a quello di chi li ha generati? Oppure l'unica discriminante è che ci si debba inventare un pretesto per impedire ai gay di poter avere una famiglia, mentre Pillon lavora perché a chi non vuole figli siano imposti con la forza?