Secondo il rapporto del Censis, 10 milioni di italiani sono convinti che l’omosessualità sia una malattia
Evidentemente leghisti e lobby forzanoviste sono stati molto abili nel riportare indietro il Paese. Secondo i dati del 58° rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, la situazione sta degenerando e più di 1 italiano su 10 si dichiara ostile verso orientamenti sessuali diversi dal suo. Il 29,3% degli italiani non accetta formazioni familiari diverse dalla presunta "famiglia tradizionale" e più del 15% pensa che l'omosessualità sia una malattia.
Ciò spiegherebbe perché l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni abbia puntato su politiche apertamente omobitransfobiche, sostenuta dalle feroci campagne di promozione della discriminazione condotte da Provita Onlus. In fondo, se 10 milioni di italiani sono convinti che l’omosessualità sia una malattia, perché mai la signora meloni non dovrebbe cercare di accaparrarsi il loro voto dando sostegno alle loro assurde convinzioni? Perché mai dorrebbe dare credito alle evidenze scientifiche che nel 1990 portarono l’Organizzazione Mondiale della Sanità a derubricare l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali se quei no-vax a cui lei ha condonato le multe non credono alla realtà scientifica?
Ma il pregiudizio non è l'unico problema emerso dal rapporto. Il il 29,3% degli italiani dichiara di provare ostilità verso chi concepisce la famiglia in modo diverso da quello tradizionale. E l'ostilità prevede il desiderio di colpire l'altro, spiegando l'ossessione di Fratelli d'Italia nel voleri imporre aberrazioni giuridiche come il ddl Varchi. Ed ancora, l’11,9% della popolazione ammette di provare inimicizia verso chi ha un orientamento sessuale diverso dal suo. Ed anche qui non si parla di mero pregiudizio, ma di puro desiderio di sentirsi legittimati in una avversione personale verso l'altro.